La cannabis medicinale è stata studiata per la gestione dell’artrite reumatoide (AR), una malattia autoimmune cronica che colpisce le articolazioni, causando dolore, infiammazione, rigidità e danno articolare progressivo. Le proprietà analgesiche, antinfiammatorie e immunomodulanti dei cannabinoidi, come il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD), hanno portato a esplorare l’uso della cannabis come trattamento complementare per alleviare i sintomi dell’AR.
Meccanismi di Azione della Cannabis nell’Artrite Reumatoide
- Interazione con il Sistema Endocannabinoide (ECS)
- Il sistema endocannabinoide (ECS), che include i recettori CB1 e CB2, è coinvolto nella regolazione dell’infiammazione e della risposta immunitaria. I recettori CB2, in particolare, sono espressi nelle cellule del sistema immunitario e svolgono un ruolo nella modulazione della risposta infiammatoria.
- I cannabinoidi, come il THC, agiscono sui recettori CB2 nelle articolazioni infiammate, contribuendo a ridurre l’infiammazione. Il CBD, sebbene non si leghi direttamente ai recettori CB1 e CB2, può modulare l’attività dell’ECS e ha dimostrato proprietà antinfiammatorie attraverso l’interazione con recettori non cannabinoidi, come i recettori TRPV1 e PPAR-γ.
- L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria immuno-mediata che è associata con il coinvolgimento di molti tipi di cellule (quali fibroblastolike synoviocytes [FLSs], osteoclasti, linfociti T, linfociti B e macrofagi) e molecole (come IL-1β, NTF-α, IL-6, metalloproteinasi di matrice [MMPs], e chemochine). Prove crescenti suggeriscono che il sistema endocannabinoide, in particolare il recettore dei cannabinoidi 2 (CB2), ha un ruolo importante nella fisiopatologia della RA. Molti componenti del sistema endocannabinoide sono coinvolti nell’inibizione dell’infiammazione sinoviale, dell’ iperplasia e della distruzione della cartilagine. In particolare, l’attivazione specifica di CB2 può alleviare l’artrite reumatoide, inibendo non solo la produzione di autoanticorpi, citochine proinfiammatorie e MMPs, ma anche l’erosione ossea, la risposta immunitaria mediata dalle cellule T e la proliferazione dei FLS.
- Effetti Antinfiammatori e Immunomodulanti
- Il CBD ha dimostrato di ridurre la produzione di citochine pro-infiammatorie come TNF-α, IL-1β e IL-6, che sono particolarmente elevate nei pazienti con artrite reumatoide. Queste citochine sono coinvolte nel mantenimento dello stato infiammatorio cronico e nella distruzione dei tessuti articolari.
- Il CBD può anche influenzare la proliferazione delle cellule T e la produzione di ossido nitrico nelle cellule immunitarie, riducendo così l’attività del sistema immunitario che contribuisce alla progressione dell’AR.
Evidenze Cliniche sull’Uso della Cannabis Medicinale nell’Artrite Reumatoide
- Studi Clinici sull’Uso di Sativex
- Sativex è uno spray orale a base di THC e CBD in rapporto 1:1, approvato per l’uso in alcuni paesi per il trattamento del dolore neuropatico e della spasticità nella sclerosi multipla. Alcuni studi hanno esplorato la sua efficacia anche nei pazienti con artrite reumatoide.
- Uno studio clinico ha valutato l’efficacia di Sativex nei pazienti con AR. I partecipanti che hanno ricevuto Sativex hanno riportato una significativa riduzione del dolore e un miglioramento della qualità del sonno rispetto al gruppo placebo. Lo studio ha anche rilevato una riduzione della rigidità mattutina, suggerendo che Sativex potrebbe migliorare la gestione del dolore e la qualità della vita nei pazienti con AR.
- Effetti del CBD sul Dolore e sull’Infiammazione Articolare
- In un modello murino di artrite indotta dal collagene ha dimostrato che il CBD somministrato per via orale ha ridotto in modo significativo la progressione dell’infiammazione articolare e la distruzione delle articolazioni. I risultati hanno suggerito che il CBD potrebbe agire come antinfiammatorio senza gli effetti collaterali dei farmaci tradizionali, come i FANS.
- Sebbene questi studi preclinici offrano una base promettente per l’uso del CBD nell’artrite reumatoide, sono necessari ulteriori studi clinici per confermare la sua efficacia e sicurezza nell’uomo.
- Evidenze Aneddotiche e Studi Osservazionali
- Oltre agli studi clinici, molti pazienti con artrite reumatoide riferiscono benefici dall’uso di olio di CBD o di prodotti a base di cannabis per ridurre il dolore cronico e migliorare la mobilità delle articolazioni. Tuttavia, questi dati sono principalmente aneddotici e necessitano di conferma attraverso studi randomizzati e controllati.
- La variabilità della risposta al trattamento e la mancanza di standardizzazione dei prodotti a base di cannabis rappresentano un limite significativo alla comprensione dell’efficacia della cannabis medicinale nell’AR.
Potenziali Benefici e Rischi della Cannabis Medicinale nell’AR
- Benefici Potenziali
- La cannabis medicinale, in particolare le formulazioni che contengono CBD e basse dosi di THC, può offrire sollievo dal dolore cronico e dall’infiammazione, riducendo la necessità di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o oppioidi, che possono avere effetti collaterali significativi a lungo termine.
- La riduzione dell’infiammazione e il miglioramento della qualità del sonno possono avere un impatto positivo sulla qualità della vita dei pazienti con AR, che spesso soffrono di disturbi del sonno legati al dolore.
- Rischi e Considerazioni
- Gli effetti collaterali del THC, come vertigini, alterazioni cognitive, e ansia, possono essere un problema per alcuni pazienti, specialmente se utilizzati a dosi elevate.
- L’uso di CBD isolato o di formulazioni con un basso contenuto di THC potrebbe rappresentare una scelta più sicura per i pazienti che desiderano evitare effetti psicotropi.
- L’uso di cannabis medicinale dovrebbe essere considerato come parte di un approccio terapeutico integrato, sotto la supervisione di un medico esperto, per garantire un monitoraggio appropriato e l’adeguamento del dosaggio.
Conclusioni
La cannabis medicinale e i suoi derivati, in particolare il CBD, mostrano un potenziale promettente per la gestione dei sintomi dell’artrite reumatoide, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e analgesiche. Sebbene alcuni studi abbiano mostrato risultati positivi, la ricerca sull’efficacia e sulla sicurezza della cannabis medicinale nell’AR è ancora in fase iniziale. Sono necessari ulteriori studi clinici di alta qualità per determinare i dosaggi ottimali e per comprendere meglio il ruolo della cannabis nella gestione di questa complessa malattia.
NB: consultare sempre un medico, per una eventuale integrazione di preparati a a base di cannabis per il controllo dei sintomi della artrite reumatoide.
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