La cannabis medicinale ha attirato l’attenzione come possibile opzione terapeutica per la gestione della nevralgia post-erpetica (NPH), una condizione dolorosa cronica che si verifica dopo un’infezione da Herpes Zoster. La NPH è caratterizzata da dolore neuropatico che può persistere per mesi o anni, ed è spesso difficile da trattare con i metodi convenzionali. I cannabinoidi, in particolare il cannabidiolo (CBD) e il tetraidrocannabinolo (THC), sono stati studiati per i loro effetti analgesici, antinfiammatori e modulanti sul dolore neuropatico.
Meccanismi d’Azione della Cannabis Medicinale nella Nevralgia Post-Erpetica
- Modulazione del Dolore Neuropatico attraverso i Recettori CB1 e CB2
- La cannabis medicinale esercita i suoi effetti principalmente attraverso l’attivazione dei recettori CB1 (presenti nel sistema nervoso centrale) e CB2 (presenti nelle cellule immunitarie e in aree del sistema nervoso periferico), entrambi coinvolti nella modulazione del dolore. Il THC, in particolare, si lega ai recettori CB1, riducendo la trasmissione dei segnali di dolore nel cervello e nel midollo spinale.
- Il CBD, sebbene non si leghi direttamente a questi recettori, agisce in modo complementare bloccando l’enzima FAAH (fatty acid amide hydrolase), responsabile della degradazione dell’endocannabinoide anandamide, migliorando così il sollievo dal dolore.
- Effetti Antinfiammatori e Neuroprotettivi del CBD
- L’infiammazione gioca un ruolo importante nella NPH, contribuendo alla sensibilizzazione periferica e centrale del dolore. Il CBD ha proprietà antinfiammatorie significative e può ridurre la produzione di citochine pro-infiammatorie come il TNF-α e IL-6, che sono associate all’infiammazione cronica.
- Inoltre, il CBD esercita effetti neuroprotettivi, proteggendo i nervi danneggiati e riducendo la neuroinfiammazione. Questi effetti possono contribuire a ridurre il dolore neuropatico e il disagio associato alla NPH.
- Riduzione della Sensibilizzazione Centrale e del Dolore Persistente
- La NPH è associata a una sensibilizzazione centrale (un’iperattività dei neuroni del sistema nervoso centrale), che intensifica la percezione del dolore. Il THC può ridurre questa sensibilizzazione centrale modulando i circuiti del dolore nel cervello e nel midollo spinale, contribuendo a ridurre il dolore cronico.
- La combinazione di THC e CBD ha mostrato risultati promettenti nella riduzione della sensibilizzazione centrale in modelli di dolore neuropatico, suggerendo che la cannabis medicinale possa migliorare la gestione del dolore persistente tipico della NPH.
Evidenze Cliniche sull’Uso della Cannabis Medicinale nella Nevralgia Post-Erpetica
- Studi sull’Efficacia del THC e del CBD per il Dolore Neuropatico
- Studi clinici hanno mostrato che i cannabinoidi possono essere efficaci nel ridurre il dolore neuropatico associato alla NPH. Ad esempio, in una revisione sistematica sui cannabinoidi nel dolore neuropatico, è stato riscontrato che il THC e il CBD migliorano il sollievo dal dolore, con effetti collaterali generalmente ben tollerati.
- Anche un studio clinico con spray sublinguale a base di THC e CBD (come Sativex) ha dimostrato una riduzione significativa del dolore neuropatico in pazienti con dolore resistente ai trattamenti convenzionali.
- Studi Osservazionali sull’Uso del CBD per la Riduzione del Dolore Neuropatico
- Uno studio osservazionale condotto su pazienti con dolore neuropatico cronico ha riportato miglioramenti nei livelli di dolore e della qualità del sonno dopo il trattamento con CBD. Questo effetto potrebbe essere particolarmente utile per i pazienti con NPH, che spesso soffrono di disturbi del sonno a causa del dolore persistente.
Considerazioni e Potenziali Effetti Collaterali
- I principali effetti collaterali della cannabis medicinale includono sonnolenza, vertigini, bocca secca e, nel caso del THC, effetti psicoattivi che potrebbero essere problematici per alcuni pazienti.
- È essenziale un monitoraggio medico durante il trattamento per ottimizzare il dosaggio e minimizzare i rischi, specialmente nei pazienti anziani o con altre condizioni croniche.
Conclusioni
La cannabis medicinale, in particolare i preparati contenenti THC e CBD, rappresenta una potenziale opzione per la gestione del dolore associato alla nevralgia post-erpetica. Le proprietà analgesiche, antinfiammatorie e neuroprotettive dei cannabinoidi possono contribuire a ridurre la sensibilizzazione del dolore e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi clinici per determinare i dosaggi ottimali e i profili di sicurezza a lungo termine.
Bibliografia
- Fine, P. G., & Rosenfeld, M. J. (2013). The endocannabinoid system, cannabinoids, and pain. Rambam Maimonides Medical Journal, 4(4), e0022.
- Lynch, M. E., & Campbell, F. (2011). Cannabinoids for treatment of chronic non-cancer pain; a systematic review of randomized trials. British Journal of Clinical Pharmacology, 72(5), 735-744.
- Nagarkatti, P., Pandey, R., Rieder, S. A., Hegde, V. L., & Nagarkatti, M. (2009). Cannabinoids as novel anti-inflammatory drugs. Future Medicinal Chemistry, 1(7), 1333-1349.
- Rahn, E. J., & Hohmann, A. G. (2009). Cannabinoids as pharmacotherapies for neuropathic pain: from the bench to the bedside. Neurotherapeutics, 6(4), 713-737.
- Russo, E. B. (2008). Cannabinoids in the management of difficult to treat pain. Therapeutics and Clinical Risk Management, 4(1), 245-259.
- Serpell, M. G., Notcutt, W., & Collin, C. (2013). Sativex long-term use: an open-label trial in patients with spasticity due to multiple sclerosis. Journal of Pain and Symptom Management, 46(2), 207-218
- Walker, J. M., & Huang, S. M. (2002). Cannabinoid analgesia. Pharmacology & Therapeutics, 95(2), 127-135
- Häuser, W., Petzke, F., & Fitzcharles, M. A. (2018). Efficacy, tolerability and safety of cannabis-based medicines for chronic pain management: An overview of systematic reviews. European Journal of Pain, 22(3), 455-470.
Dr Francesco Perugini Billi©copyright