Il cannabidiolo (CBD) ha dimostrato di possedere significative proprietà antiossidanti, e queste sono state confrontate in alcuni studi con quelle della vitamina C (acido ascorbico) e della vitamina E. Le proprietà antiossidanti di queste sostanze sono fondamentali per la loro capacità di neutralizzare i radicali liberi e ridurre lo stress ossidativo, che è coinvolto in numerosi processi patologici come l’invecchiamento, le malattie neurodegenerative e le infiammazioni croniche.
Proprietà antiossidanti del CBD
- Meccanismo antiossidante del CBD
- Il CBD esercita la sua attività antiossidante in modo diverso rispetto alla vitamina C. In particolare, il CBD può agire come scavenger (spazzino) di radicali liberi e modulare i meccanismi di segnalazione cellulare che influenzano la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS).
- Il CBD è in grado di interagire con i recettori PPAR-γ e altre vie di segnalazione che modulano la risposta infiammatoria e ossidativa, contribuendo a ridurre i danni cellulari.
- Il CBD, grazie alla sua struttura chimica che contiene gruppi fenolici, può donare elettroni ai radicali liberi, stabilizzandoli e limitando le reazioni a catena dell’ossidazione.
- Efficacia antiossidante del CBD rispetto alla vitamina C
- Alcuni studi indicano che il CBD possiede un’attività antiossidante superiore rispetto a quella della vitamina C e della vitamina E. In particolare, uno studio condotto da Hampson et al. (1998) ha mostrato che il CBD e il THC, un altro cannabinoide, hanno un’efficacia maggiore nel neutralizzare i radicali liberi rispetto ai classici antiossidanti come la vitamina C.
- La vitamina C agisce prevalentemente nel plasma come un antiossidante idrosolubile, che protegge le cellule dai danni ossidativi neutralizzando le specie reattive dell’ossigeno. Tuttavia, il CBD, essendo lipofilo (solubile nei grassi), può esercitare la sua azione protettiva nelle membrane cellulari, fornendo una protezione che la vitamina C, più attiva nei compartimenti acquosi, non può garantire.
Azione nelle membrane lipidiche vs. fluidi acquosi
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- Il CBD, essendo lipofilo, è in grado di penetrare nelle membrane cellulari e proteggere le cellule dallo stress ossidativo che si verifica a livello delle membrane lipidiche, come i fosfolipidi della membrana plasmatica. Questo lo rende un antiossidante particolarmente efficace nelle aree del corpo ricche di grassi, come il cervello.
- La vitamina C, invece, agisce principalmente nei compartimenti acquosi, come il plasma e il citoplasma. Questo significa che, mentre il CBD può proteggere le cellule dall’interno, la vitamina C protegge prevalentemente l’esterno delle cellule.
Potenza antiossidante relativa
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- Sebbene il CBD possa essere più potente nel neutralizzare i radicali liberi in alcune situazioni, la vitamina C rimane uno degli antiossidanti più efficaci e studiati per la sua azione a largo spettro e la capacità di supportare il sistema immunitario.
- La superiorità antiossidante del CBD rispetto alla vitamina C è emersa principalmente in studi in vitro e in modelli sperimentali di neuroprotezione. Tuttavia, l’azione combinata di entrambi può essere sinergica, proteggendo le cellule in diversi compartimenti del corpo.
Applicazioni terapeutiche
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- Il CBD è studiato come potenziale neuroprotettore per il trattamento di malattie neurodegenerative, grazie alla sua capacità di ridurre lo stress ossidativo a livello del sistema nervoso centrale.
- La vitamina C, invece, è ampiamente utilizzata per migliorare la salute del sistema immunitario e per ridurre i danni ossidativi in condizioni di stress fisiologico elevato, come infezioni e infiammazioni sistemiche.
Conclusioni
Sia il CBD che la vitamina C hanno potenti capacità antiossidanti, ma agiscono in modo diverso all’interno del corpo. Il CBD è più efficace nella protezione delle membrane lipidiche e ha un ruolo significativo nel sistema nervoso centrale, mentre la vitamina C offre una protezione più generalizzata nei compartimenti acquosi del corpo. La loro combinazione potrebbe offrire una protezione antiossidante più completa, integrando i benefici di entrambi per supportare la salute cellulare.
Bibliografia
- Hampson, A. J., Grimaldi, M., Axelrod, J., & Wink, D. (1998). Cannabidiol and (−)Δ9-tetrahydrocannabinol are neuroprotective antioxidants. Proceedings of the National Academy of Sciences, 95(14), 8268-8273.
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