I cannabinoidi sono composti chimici che interagiscono con il sistema endocannabinoide umano, che regola vari processi fisiologici come l’appetito, il dolore, l’umore e il sistema immunitario. Il termine “cannabinoidi” è solitamente associato a composti derivati dalla pianta di cannabis, come il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo). Tuttavia, esistono anche altri alimenti e piante che contengono cannabinoidi naturali, detti fitocannabinoidi, o composti simili che possono interagire con il sistema endocannabinoide. Ecco un elenco di alcuni alimenti e piante che contengono cannabinoidi o composti simili:
1. Canapa (Semi di Canapa e Olio di Semi di Canapa)
- Descrizione: i semi di canapa e l’olio di semi di canapa non contengono THC o CBD in quantità significative, ma sono ricchi di acidi grassi omega-3 e omega-6, che favoriscono la salute del sistema endocannabinoide.
- Utilizzi: L’olio di semi di canapa è usato per scopi alimentari e per integrare la dieta con acidi grassi essenziali, che possono indirettamente supportare il funzionamento del sistema endocannabinoide.
2. Cacao (Theobroma cacao)
- Descrizione: il cacao contiene composti che interagiscono con il sistema endocannabinoide. Si tratta di anandamide, un endocannabinoide che è presente in piccole quantità nei semi di cacao, e di altri composti che possono inibire la sua degradazione, aumentando così la disponibilità di anandamide nel corpo.
- Contenuto di cannabinoidi: sebbene il cacao non contenga veri e propri fitocannabinoidi, i suoi composti favoriscono l’aumento di endocannabinoidi naturali nel corpo.
- Utilizzi: il cacao è noto per i suoi effetti positivi sull’umore e sulla sensazione di benessere, potenzialmente grazie alla sua interazione con il sistema endocannabinoide.
3. Tartufo nero (Tuber melanosporum)
- Descrizione: il tartufo nero contiene anandamide, un endocannabinoide che il nostro corpo produce naturalmente e che è associato al miglioramento dell’umore e alla regolazione della percezione del dolore.
- Contenuto di cannabinoidi: l’anandamide presente nei tartufi neri può agire in modo simile ai fitocannabinoidi, legandosi ai recettori CB1 del sistema endocannabinoide.
- Utilizzi: nonostante l’anandamide sia presente in piccole quantità, la presenza di questa molecola potrebbe contribuire al piacere derivante dal consumo di tartufi.
4. Echinacea (Echinacea purpurea)
- Descrizione: l’echinacea è una pianta conosciuta per le sue proprietà immunostimolanti, utilizzata comunemente per prevenire raffreddori e altre infezioni.
- Contenuto di cannabinoidi: contiene N-alkylamides, che sono composti simili ai cannabinoidi e interagiscono con i recettori CB2 del sistema endocannabinoide, che sono prevalentemente presenti nel sistema immunitario.
- Utilizzi: l’echinacea viene utilizzata per migliorare la risposta immunitaria e, grazie ai suoi composti, può influenzare la regolazione del dolore e dell’infiammazione.
5. Pepe nero (Piper nigrum)
- Descrizione: Il pepe nero contiene beta-cariofillene, un terpene che agisce anche come agonista selettivo del recettore CB2, del sistema endocannabinoide, rendendolo un “fitocannabinoide” per i suoi effetti similari.
- Contenuto di cannabinoidi: il beta-cariofillene è considerato un cannabimimetico, il che significa che può interagire con il sistema endocannabinoide, in particolare con i recettori CB2.
- Utilizzi: ha proprietà antinfiammatorie e analgesiche e viene utilizzato non solo come spezia, ma anche per le sue potenziali proprietà benefiche per la salute.
Conclusioni
Sebbene la maggior parte dei cannabinoidi di interesse medico e terapeutico provenga dalla pianta di cannabis, alcuni alimenti e piante contengono composti che possono influenzare il sistema endocannabinoide umano. Questi alimenti non contengono THC o CBD in forma significativa, ma i loro composti possono contribuire indirettamente alla modulazione del sistema endocannabinoide, favorendo il benessere e la risposta dell’organismo a stress e infiammazioni.
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Dr Francesco Perugini Billi©copyright