L’assunzione della cannabis medicinale può avvenire in diverse modalità, a seconda delle esigenze terapeutiche del paziente, delle indicazioni del medico e della forma in cui viene prescritta la cannabis. Le modalità più comuni di assunzione sono le seguenti:
1. Inalazione (Vaporizzazione)
- Vaporizzazione: è una delle modalità più utilizzate per la somministrazione di cannabis terapeutica. Consiste nel riscaldare la cannabis ad una temperatura ( 180-220) che permette di rilasciare i principi attivi (THC, CBD) sotto forma di vapore, senza bruciare il materiale vegetale. Questa modalità consente un assorbimento rapido nel sangue attraverso i polmoni, con effetti più immediati (di solito entro 5-10 minuti). Viene considerata più sicura del fumo.
- Fumare: anche se questa modalità è tecnicamente possibile, viene fortemente sconsigliata a causa dei danni potenziali ai polmoni dovuti alla combustione.
2. Via orale (Capsule, Oli, Estratti)
- Capsule o compresse: la cannabis medicinale può essere formulata in capsule che contengono estratti standardizzati di THC, CBD o entrambi. Le capsule sono comode per dosaggi precisi e per trattamenti a lungo termine, ma l’effetto può richiedere più tempo per manifestarsi (30-90 minuti) rispetto all’inalazione.
- Oli o tinture: gli oli di cannabis contenenti estratti di THC e CBD possono essere somministrati per via sublinguale (sotto la lingua), con effetti che compaiono dopo circa 15-30 minuti. Questa modalità permette un controllo più preciso della dose rispetto agli altri metodi orali.
- Edibili: preparazioni come biscotti, dolci o cioccolatini arricchiti di cannabis sono un’altra opzione. Tuttavia, l’assorbimento avviene più lentamente attraverso il tratto gastrointestinale, con un picco di effetti che può verificarsi dopo 1-2 ore.
3. Uso topico
- La cannabis può essere applicata direttamente sulla pelle sotto forma di creme, balsami o lozioni. Questa modalità è utilizzata principalmente per il trattamento del dolore localizzato o dell’infiammazione, ma non produce effetti psicotropi (non si avverte lo “sballo”). È efficace per condizioni come artrite, dolori muscolari o dermatiti.
4. Supposte
- In alcuni casi, vengono prescritte supposte di cannabis (sia rettali che vaginali). Questa modalità permette un assorbimento diretto dei principi attivi attraverso la mucosa, con un effetto sistemico senza passare dal tratto digestivo o dai polmoni.
Scelta della modalità
La scelta della modalità dipende da vari fattori.
- Patologia da trattare: alcune condizioni (come dolore cronico, nausea o spasticità muscolare) possono richiedere modalità di somministrazione diverse.
- Velocità di azione: se è necessaria un’azione rapida (come nel caso di nausea o vomito), l’inalazione è spesso preferita. Se invece è necessario un effetto prolungato, i preparati orali possono essere più adatti.
- Tolleranza del paziente: alcuni pazienti possono preferire una modalità rispetto a un’altra per motivi personali o pratici.
In ogni caso, la somministrazione della cannabis medicinale deve essere prescritta e monitorata da un medico, che determinerà la modalità più appropriata e il dosaggio personalizzato in base alla condizione del paziente.
Dr Francesco Perugini Billi©copyright