Negli ultimi anni, il CBD ha attirato l’attenzione per le sue potenzialità terapeutiche nel trattamento di varie patologie cutanee, come la psoriasi. Recenti studi mostrano che gli effetti del CBD nelle malattie della pelle come la dermatite da contatto, l’acne e la psoriasi sono attribuiti all’inibizione di citochine pro-infiammatorie, come TNF-α, IL-1β, IL-6 e IL-17. Inoltre, gli studi clinici sull’uso del CBD nella psoriasi hanno dimostrato efficacia e sicurezza. La sua natura lipofila facilita la penetrazione in ambienti ricchi di lipidi come la pelle, rendendo il CBD adatto per formulazioni topiche. Come tale, CBD è considerato un potenziale trattamento della psoriasi.
Psoriasi: meccanismi patogenetici
La psoriasi, una malattia infiammatoria cronica della pelle, colpisce circa l’1-3% della popolazione globale. La psoriasi deriva da un eccesso di attività delle citochine pro infiammatorie, come IL-6, IL-17 e IL-23, che provocano iperproliferazione dei cheratinociti. Ciò porta paracheratosi, ipercheratosi e migrazione di leucociti infiammatori in entrambi il derma e l’epidermide, con la formazione delle tipiche placche.
Anche se il meccanismo esatto della patogenesi della psoriasi non è ancora completamente compreso, ma l’attivazione dell’asse IL-17/IL-23 è ora ampiamente riconosciuto come il principale meccanismo patologico responsabile della psoriasi. Il trasduttore di segnale che attiva questo asse è JAK2, attraverso l’attivazione del percorso di segnalazione di trascrizione STAT. Il legame del recettore IL-23 attiva la JAK2 e la tirosin chinasi 2 (TYK2) e di seguito fosforilano la STAT3. I parole più semplici, il trasduttore JAK2 è fondamentale nelle vie di segnalazione di numerose citochine pro infiammatorie ed è cruciale per le risposte infiammatorie e immunitarie.
Sono stati sviluppati diversi inibitori del JAK2, che vengono attualmente utilizzati nella pratica clinica per il trattamento della psoriasi. JAK-inibitori come ruxolitinib e baricitinib hanno dimostrato efficacia nel ridurre i sintomi della psoriasi modulando la risposta immunitaria
Gli inibitori JAK2 non sono solo efficaci nel trattamento della psoriasi, ma sono anche utilizzati in diverse altre malattie della pelle caratterizzate da risposte immunitarie alterate. Per esempio, l’efficacia degli inibitori JAK2 è stata confermata nelle malattie infiammatorie croniche della pelle, come la dermatite atopica, la vitiligine e l’alopecia
Il cannabidiolo (CBD) inibisce JAK2
E’ stato condotto uno studio su modelli murini di psoriasi – applicazione di crema al CBD ( da 0,01% a 0,1%) pari ad una dose terapeutica costante di 62,5 mg per topo. In questo studio è stato dimostrato che CBD è capace di inibire in modo significativo la via di segnalazione JAK2. La specificità nell’inibire il JAK2 suggerisce un suo potenziale utilizzo nel trattamento mirato della psoriasi e offre un’alternativa agli inibitori JAK attualmente disponibili con profili di attività più ampi. Le proprietà antinfiammatorie del CBD, combinate con la sua specifica inibizione di JAK2, giustificano ulteriori indagini sull’uso del CBD per il trattamento della dermatite atopica e di altre condizioni immunomediate, come l’alopecia
Il Cannabidiolo (CBD): terapia promettente in dermatologia
L’azione inibitoria del JAK2 da parte del CBD potrebbe potenzialmente modulare i processi infiammatorie e immunitari che sono alla base di numerosi disturbi dermatologici, fornendo così un nuovo approccio terapeutico per queste condizioni. Quindi, il potenziale del CBD come inibitore della JAK2 apre nuove strade per lo sviluppo di terapie mirate ad una varietà di malattie infiammatorie della pelle, offrendo un’alternativa più sicura e specifica ai trattamenti esistenti.
Bibliografia
- Min-Seo Kim et al. Cannabidiol Alleviates Imiquimod-Induced Psoriasis by Inhibiting JAK2–STAT3 in a Mouse Model. Biomedicines 2024, 12, 2084
Dr Francesco Perugini Billi©copyright