Un altro studio a conferma gli effetti antidolorifici del cannabidiolo.
I ricercatori dell’Alabama College of Osteopathic Medicine hanno valutato l’efficacia del CBD in 121 pazienti affetti da dolore cronico. I partecipanti sono stati testati per il dolore all’inizio dello studio e dopo la terapia con CBD, su di una scala da zero (nessun dolore) a 10 (peggior dolore che abbiano mai provato).
Oltre il 98% degli intervistati ha riferito un significativo miglioramento del dolore dopo l’uso del CBD. In media, il dolore basale dei pazienti è diminuito di 2,6 punti, su di una scala numerica di valutazione a 10 punti. La maggior parte dei partecipanti (55%) non ha segnalato effetti collaterali negativi dal trattamento con CBD
Gli autori dello studio hanno concluso: “I risultati del progetto attuale indicano che la gran parte dei partecipanti ritiene che il dolore cronico sia migliorato con l’uso di un integratore di CBD. La maggior parte dei soggetti ha usato il CBD tra una e tre volte al giorno, trovando sollievo con una dose di 100 mg o meno. Inoltre, gli effetti collaterali sono stati lievi o nulli”.
Nel complesso, questi risultati possono essere considerati incoraggianti per coloro che hanno paura di assumere troppi farmaci antidolorifici, a dosi elevate, e subirne gli effetti collaterali.
Bibliografia
- Huang A et al. A Survey on the Use of Cannabidiol (CBD) Isolate, Its Perceived Benefits, and Associated Side Effects Among Subjects With Chronic Pain. Cureus. 2025 Mar 7;17(3):e80198.
Dr Francesco Perugini Billi©copyright