La Bacopa monnieri (L.) Pennell è una straordinaria pianta medicinale che si associa vantaggiosamente alla Cannabis medicinale nella cura e nella prevenzione delle malattie neurodegenerative e nel processi di neuroinfiammazione legati all’età (inflammaging = termine che descrive l’infiammazione cronica di basso grado che si sviluppa durante l’invecchiamento, che si verifica in assenza di infezione. Si ritiene che questa infiammazione persistente contribuisca a molte malattie legate all’età e acceleri il processo di invecchiamento).
Introduzione
L’età media della popolazione mondiale è in forte aumento dagli anni ’70 e si prevede che questa tendenza proseguirà nel corso del XXI secolo. Cambiamenti graduali nel metabolismo cellulare caratterizzano l’invecchiamento biologico.
Questo processo naturale e irreversibile può verificarsi in modo tipico o patologico. Con la rapida crescita degli adulti di 65 anni e oltre, si manifestano con più frequenza molte condizioni metaboliche e neuronali come diabete mellito di tipo 2 (DM2), malattie muscolo-scheletriche, malattie cardiovascolari, aterosclerosi, ipertensione, fragilità (Frailty) e malattie neurologiche.
La fragilità associata all’età (Frailty) è uno stato clinico con una maggiore suscettibilità agli stressori dovuta alla riduzione della funzionalità dei sistemi fisiologici, che si traduce in declino funzionale e aumento della mortalità. Il declino cognitivo è un fenomeno comune osservato in una popolazione che invecchia.
La demenza è uno dei disturbi neurologici più temuti e il numero di persone affette da demenza sta aumentando rapidamente. La malattia di Alzheimer, una condizione neurodegenerativa definita da un importante accumulo di grovigli neurofibrillari e placche amiloidi nel cervello, e la malattia di Parkinson, caratterizzata principalmente da tremore, rigidità, bradicinesia e instabilità posturale, condizioni che gli anziani devono affrontare nel tempo.
Per mantenere o migliorare la salute del cervello o rallentare e invertire la demenza, quasi un quarto degli adulti attualmente usa alcuni integratori alimentari, tra cui vitamine, minerali, amminoacidi e fitoterapici. Nuove opportunità terapeutiche per le malattie neurodegenerative includono strategie per migliorare la funzione cognitiva e ridurre la deposizione di amiloide, presentando nuovi percorsi per il trattamento di queste condizioni.
Le piante medicinali e i nutraceutici stanno diventando importanti anche come interventi complementari, fornendo una fonte preziosa per lo sviluppo di farmaci per la prevenzione delle malattie neurodegenerative. Il ricorso ai fitoterapici e nutraceutici è caratterizzato da un forte desiderio di migliorare le prestazioni cognitive, prevenire la neuroinfiammazione e vivere una vecchiaia in salute. A questo proposito, molte ricerche si sono concentrate sulla Bacopa monnieri L., importante pianta medicinale della tradizione Ayurvedica.
La Bacopa nella medicina tradizionale indiana è considerata una “rasayana”, cioè un rimedio di lunga vita, utilizzata da millenni per numerose condizioni patologiche, tra cui quelle associate al decadimento cognitivo. Si tratta di una pianta strisciante, con piccole foglie oblunghe e fiori viola chiaro, che vive in ambienti paludosi.
In una rassegna dedicata a questa pianta, gli autori hanno studiato le vie molecolari per eventuali applicazioni terapeutiche della Bacopa in diversi disturbi metabolici e anche nelle malattie di Alzheimer e di Parkinson. Essi hanno suggerito che il suo uso ha effetti promettenti per quanto riguarda i disturbi neuronali. Altri autori hanno dimostrato gli effetti benefici dei componenti di questa pianta (bacopasaponina C, bacosidi A e B, bacopaside I e II, loliolide, acido betulinico, acido asiatico, ebelin lactone, quercetina) nella demenza, nel morbo di Alzheimer e in altri disturbi cerebrali.
Il meccanismo d’azione della Bacopa nelle malattie del cervello può essere correlato alla sua capacità di modulare la neurotrasmissione, neurogenesi, plasticità neuronale, segnalazione intracellulare, epigenetica, flusso sanguigno cerebrale, metabolismo energetico, piegamento proteico, stress endoplasmatico reticolo, sistema neuroendocrino, e l’apoptosi.
La Bacopa è anche nota per le sue funzioni antiossidanti, antinfiammatorie e anti-epatotossiche. Le attività antiossidanti e antinfiammatorie sono di fondamentale importanza per evitare i processi neurodegenerativi
Ruolo di Bacopa monnieri nella neurodegenerazione
- Attività antiossidante
- I principali composti attivi (es. bacosidi A e B) riducono lo stress ossidativo, una delle principali cause di danno neuronale nei disturbi neurodegenerativi come Alzheimer, Parkinson e SLA.
- Migliorano i livelli di enzimi antiossidanti (SOD, catalasi, glutatione perossidasi).
- Azione anti-infiammatoria
- Riduce la produzione di citochine pro-infiammatorie (TNF-α, IL-1β, IL-6), coinvolte nella neuroinfiammazione cronica che caratterizza molte malattie neurodegenerative.
- Protezione dai danni neuronali
- Studi in vitro e in vivo hanno mostrato che Bacopa può inibire la morte cellulare neuronale (apoptosi) indotta da β-amiloide e altre tossine.
- Favorisce la plasticità sinaptica e il rinnovamento dendritico, cruciali per la memoria e l’apprendimento.
- Miglioramento cognitivo
- Studi su pazienti anziani e soggetti con declino cognitivo lieve (MCI) mostrano miglioramenti nella memoria verbale, attenzione e velocità di elaborazione.
- Inibizione dell’acetilcolinesterasi
- Simile agli inibitori della colinesterasi usati nell’Alzheimer (come donepezil), Bacopa può aumentare i livelli di acetilcolina, migliorando la trasmissione sinaptica. Uno studio RCT fase-2 sull’efficacia di brahmi vs. donepezil non ha mostrato alcuna differenza significativa tra loro dopo 1 anno di trattamento, in 48 pazienti affetti da Alzheimer.
Applicazioni cliniche potenziali
La Bacopa monnieri è stata studiato come trattamento coadiuvante o preventivo nelle seguenti condizioni:
- Malattia di Alzheimer
- Demenze vascolari o miste
- Disturbi cognitivi lievi (MCI)
- Parkinson (riduzione stress ossidativo e protezione dopaminergica)
- SLA, sclerosi multipla (in studi preliminari)
Sicurezza e controindicazioni
- Generalmente ben tollerato, ma può causare nausea, crampi addominali o diarrea in alcuni soggetti.
- Attenzione in caso di uso concomitante con antidepressivi, ansiolitici o farmaci colinergici.
Conclusione
Bacopa monnieri mostra un promettente profilo neuroprotettivo grazie a effetti antiossidanti, anti-infiammatori, pro-cognitivi e modulatori della neurotrasmissione. Sebbene i dati preclinici siano forti, sono necessari più studi clinici di alta qualità per confermarne l’efficacia nei disturbi neurodegenerativi conclamati.
NB: NEL CASO DI PATOLOGIE CRONICHE E DI ASSUNZIONE DI FARMACI, RIVOLGERSI SEMPRE E SOLO AD UN MEDICO ESPERTO IN FITOTERAPIA PER LE DOVUTE VALUTAZIONI.
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Dr Francesco Perugini Billi©copyright