Il cancro della mammella è uno dei tumori più diffusi in tutto il mondo e pone sfide significative a causa della sua eterogeneità e dell’emergere di una resistenza ai farmaci. Il cannabidiolo (CBD), un composto non psicoattivo derivato dalla Cannabis sativa, ha recentemente attirato l’attenzione per i suoi potenziali effetti terapeutici nel cancro al seno.
Uno studio ha indagato gli effetti antitumorali del CBD nel trattamento del cancro al seno, attraverso l’analisi di tutti gli studi, preclinici e clinici, finora pubblicati.
Una revisione sistematica è stata condotta seguendo le linee guida del PRISMA. Una ricerca completa è stata eseguita tra i database PubMed, Google Scholar, Web of Science e Scopus, utilizzando parole chiave come “cannabidiolo”, “CBD”, “cancro al seno”, “agente terapeutico” ed “effetti antitumorali”. Un totale di 1.191 articoli sono stati inizialmente identificati. Dopo lo screening per la rimozione e l’ammissibilità in doppio, sono stati selezionati 34 studi pubblicati tra il 1998 e il 2025, compresi gli studi in vitro, in vivo e clinici. Gli studi sono stati valutati sulla base delle raccomandazioni PRISMA, considerando criteri di inclusione come l’impatto del CBD sull’apoptosi, la proliferazione cellulare, la progressione tumorale e i meccanismi molecolari.
Risultati: il CBD ha dimostrato significativi effetti anticancro, tra cui induzione di apoptosi, inibizione della proliferazione cellulare, soppressione delle metastasi e modulazione del microambiente tumorale. In sintesi, il CBD modula le vie chiave come PI3K/Akt, mTOR e PPARγ e interagisce con i recettori CB1, CB2 e non cannabinoidi. Gli studi preclinici hanno mostrato l’efficacia del CBD, in particolare nel cancro al seno triplo-negativo (TNBC), mentre alcuni studi clinici hanno evidenziato il suo potenziale come complemento alle terapie convenzionali.
Conclusione: il CBD offre un approccio terapeutico promettente per il cancro al seno, specialmente per i sottotipi aggressivi come il TNBC. Tuttavia, sfide come la variabilità nel design dello studio, la mancanza di protocolli standardizzati e la limitata validazione clinica ne ostacolano l’applicazione clinica. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sulla conduzione di prove cliniche robuste, sull’identificazione dei biomarcatori predittivi e sull’ottimizzazione delle terapie combinatorie per integrare il CBD nelle strategie personalizzate di trattamento del cancro.
Bibliografia
- Esmaeli M, Dehabadi MD, Khaleghi AA. Cannabidiol as a novel therapeutic agent in breast cancer: evidence from literature. BMC Cancer. 2025 Apr 24;25(1):772.
Dr Francesco Perugini Billi©copyright
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