Insonnia
L’uso del cannabis medicinale nella gestione dell’insonnia sta guadagnando interesse, soprattutto in quei casi che non rispondono bene ai trattamenti tradizionali, come i farmaci ipnotici o ansiolitici. Le ricerche preliminari mostrano che i cannabinoidi presenti nella cannabis, principalmente il THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo), possono influenzare il sonno in modi diversi.
L’insonnia è un disturbo del sonno caratterizzato dalla difficoltà a iniziare o mantenere il sonno, oppure dal risveglio precoce con impossibilità di riaddormentarsi. Può comportare una scarsa qualità del sonno, anche quando le condizioni per dormire sembrano adeguate. Le persone con insonnia spesso si svegliano non riposate, con conseguenti difficoltà di concentrazione, irritabilità, e affaticamento durante il giorno.
E’ importante sottolineare che nei pazienti affetti da fibromialgia o da dolore cronico, un sonno non ristoratore peggiora il dolore percepito durante la giornata.
Tipi di Insonnia
- Insonnia acuta: Di breve durata, spesso correlata a eventi stressanti, ansia o cambiamenti significativi nella vita, e generalmente si risolve una volta terminato l’evento scatenante.
- Insonnia cronica: Si manifesta per almeno tre notti a settimana per un periodo di almeno tre mesi e può essere correlata a condizioni mediche, psichiatriche o all’uso di sostanze.
Cause comuni
- Stress, ansia o depressione.
- Abitudini di sonno irregolari o ambienti non adatti al riposo.
- Condizioni mediche come dolore cronico o disturbi respiratori.
- Uso di stimolanti come caffeina, nicotina o alcuni farmaci.
Cenni storici
La cannabis è stata utilizzata per il trattamento dell’insonnia per migliaia di anni, con riferimenti storici che risalgono a civiltà antiche come quelle cinese, indiana ed egizia.
- Cina antica: uno dei primi riferimenti all’uso della cannabis per scopi terapeutici proviene dalla medicina cinese, risalente al 2737 a.C. L’imperatore cinese Shen Nung, considerato il padre della medicina cinese, scrisse delle proprietà medicinali della pianta, inclusa la sua capacità di trattare disturbi del sonno.
- India antica: nella tradizione ayurvedica indiana, la cannabis è stata utilizzata come rimedio per varie condizioni, compresa l’insonnia, per favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno. Era comunemente preparata in bevande come il “bhang”, che combinava la pianta con spezie per favorire la calma.
- Egitto antico: testi medici egizi, come il Papiro Ebers (circa 1550 a.C.), menzionano l’uso della cannabis come rimedio per trattare diverse patologie, comprese le difficoltà legate al sonno.
Meccanismo di Azione
La cannabis interagisce con il sistema endocannabinoide (ECS), una rete di recettori distribuita in tutto il corpo e il cervello, che svolge un ruolo nel regolare varie funzioni, tra cui l’umore, l’appetito e il ciclo sonno-veglia. I cannabinoidi, come il THC e il CBD, si legano ai recettori CB1 e CB2 presenti nel cervello e nel sistema nervoso periferico, modulando la neurotrasmissione e influenzando il ciclo sonno-veglia (effetto cronobiotico).
Benefici Potenziali della Cannabis Medicinale per l’Insonnia
- Riduzione della latenza del sonno: il THC in particolare può ridurre il tempo necessario per addormentarsi. La cannabis riduce il tempo necessario per addormentarsi di 30 minuti, nei pazienti con insonnia, e di 15 minuti in pazienti senza disturbi del sonno. In un sondaggio condotto negli USA, che ha coinvolto oltre 1500 pazienti, ha mostrato che circa due terzi di questi ha diminuito l’uso di farmaci per il sonno a favore della cannabis medicinale.
- Miglioramento della qualità del sonno: il CBD potrebbe aumentare la durata complessiva del sonno e migliorarne la qualità, soprattutto per chi soffre di disturbi legati all’ansia.
- Riduzione di risvegli notturni: alcuni pazienti riferiscono meno risvegli durante la notte.
Cannabis indica
In particolare, è la varietà indica (C. indica) che è spesso utilizzata nella gestione dell’insonnia, grazie alle sue proprietà rilassanti e sedative. A differenza della C. Sativa, che tende a essere più stimolante, l’indica ha un profilo di cannabinoidi e terpeni che favorisce il rilassamento muscolare, riduce l’ansia e facilita il sonno, rendendola una delle varietà più popolari per chi soffre di disturbi del sonno.
La Cannabis Indica contiene alti livelli di THC e terpeni come il mircene, un composto aromatico che amplifica gli effetti sedativi del THC. Il mircene è noto per avere un effetto calmante sul sistema nervoso centrale, il che contribuisce a indurre il sonno e migliorare la qualità del riposo. Inoltre, il CBD presente nella cannabis può ridurre ansia e stress, condizioni spesso associate all’insonnia.
- Uno studio condotto su pazienti con insonnia ha evidenziato che l’uso di varietà di cannabis ad alto contenuto di THC, come quelle tipicamente presenti nell’indica, ha migliorato la qualità del sonno e ridotto il numero di risvegli notturni. In particolare, i pazienti che utilizzavano Cannabis indica prima di dormire hanno riportato una riduzione significativa della latenza del sonno, cioè il tempo necessario per addormentarsi.
- Un altro studio ha dimostrato che l’inalazione di cannabis, soprattutto di varietà indica, ha portato a una diminuzione dell’insonnia in pazienti con dolore cronico e altre patologie, migliorando non solo la quantità di ore di sonno, ma anche la qualità percepita del riposo.
Cannabidiolo (CBD)
La gran parte degli studi è stata eseguita con varietà ricche di THC, ma ultimamente l’attenzione dei ricercatori si è rivolta anche al CBD, in considerazione delle sue ottime proprietà ansiolitiche, che potrebbero risultare utili nel caso di insonnie dovute ad stati d’ansia o allo stress. Dati preliminari, suggeriscono che alte dosi di CBD possono avere un effetto sedativo tale da favorire il sonno.
Conclusioni
La cannabis medicinale potrebbe essere molto utile nell’insonnia, ma il suo uso deve essere personalizzato, poiché la risposta individuale può variare a seconda della sensibilità ai cannabinoidi e al dosaggio. Molte persone preferiscono varietà a predominanza indica, che tendono ad avere effetti più rilassanti e sedative rispetto alle varietà sativa, che possono essere più stimolanti. In altri casi, le varietà con solo CBD potrebbero essere sufficienti. Ad ogni modo, nei disturbi cronici del sonno è bene sempre rivolgersi ad un medico esperto, che valuterà l’opportunità di una terapia con cannabis.
Riferimenti Bibliografici:
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