La causa delle patologie neurodegenerative, come morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, il morbo di Huntington, la sclerosi multipla e la sclerosi laterale amiotrofica sono legate all’accumulo anomalo di proteine nel sistema nervoso. Tra queste proteine c’è la tau. Uno studio sperimentale ha dimostrato che il cannabidiolo (CBD) è in grado di degradare la tau.
Tau è una proteina neuronale che conferisce stabilità ai microtubuli; tuttavia, la sua iperfosforilazione e accumulo può portare a un deterioramento delle vie di degradazione delle proteine, come l’autofagia.
L’autofagia è un processo catabolico lisosomiale responsabile della degradazione dei componenti citosolici, essendo essenziale per l’omeostasi cellulare e la sopravvivenza. In sostanza, è un meccanismo attraverso il quale la cellula elimina certe sue componenti e di disintossica. In questo contesto, la modulazione dell’autofagia è stata postulata come possibile bersaglio terapeutico per il trattamento delle malattie neurodegenerative. Gli studi indicano il ruolo modulatorio e neuroprotettivo del sistema cannabinoide nei modelli neurodegenerativi e qui sono stati studiati gli effetti del cannabidiolo (CBD) sull’autofagia in un ceppo di neuroblastoma umano (SH-SY5Y) che sovraesprime l’EGFP-Tau WT (Wild Type) proteina in un sistema inducibile Tet-On.
I risultati hanno dimostrato che il CBD (100 nM e 10 μM) ha diminuito l’espressione delle proteine AT8 e tau totale, attivando l’autofagia, evidenziata da un aumento dell’espressione della proteina a catena leggera 3-II (LC3-II) e dalla formazione di autofagosomi. Inoltre, i composti cannabinoidi CBD, ACEA (CB1 agonista) e GW-405,833 (CB2 agonista) hanno diminuito l’intensità di fluorescenza di EGFP-Tau WT; e quando la clorochina, un bloccante autofagico, è stato utilizzato, c’era una inversione nell’intensità di fluorescenza di EGFP-Tau WT con CBD (1 e 10 μM) e GW-405,833 (2 μM), dimostrando la possibile partecipazione di autofagia in questi gruppi.
Quindi, è stato possibile concludere che il CBD ha indotto l’autofagia nelle cellule EGFP-Tau WT, che hanno incrementato la degradazione della proteina tau, mostrando così un suo possibile ruolo neuroprotettivo.
Quindi, questo studio può contribuire a una migliore comprensione di come i cannabinoidi possono modulare l’autofagia e presentare un potenziale bersaglio terapeutico in un modello di neurodegenerazione.
Bibliografia
- Vrechi TAM et al Cannabidiol-Induced Autophagy Ameliorates Tau Protein Clearance. Neurotox Res. 2025 Feb 4;43(1):8.
Dr Francesco Perugini Billi©copyright