Le patologie neurodegenerative (PN) come il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, il morbo di Huntington, la sclerosi multipla e la sclerosi laterale amiotrofica sono condizioni gravi e potenzialmente letali, in cui si verificano danni significativi ai neuroni funzionali e questo causa problemi psico-motori. Le PN sono un’importante causa di morte nella popolazione anziana in tutto il mondo.
Questi disturbi sono comunemente associati con l’avanzare dell’età, lo stress ossidativo e gli inquinanti ambientali, che sono i principali fattori eziologici. L’aggregazione anormale di proteine specifiche quali la α-sinucleina, l’amiloide-β, la huntingtina e il tau, e l’accumulo degli oligomeri associati nei neuroni sono le caratteristiche patologiche distintive delle PN.
Le opzioni terapeutiche esistenti per le PN danno solo un sollievo sintomatico e non affrontano le cause, come l’aggregazione proteica, lo stress ossidativo e la neuroinfiammazione. Il cannabidiolo (CBD) è un cannabinoide naturale non psicotico ottenuto dalla Cannabis sativa che possiede molteplici azioni farmacologiche, tra cui effetti antiossidanti, antinfiammatori e neuroprotettivi in vari disturbi neurologici sia in vitro che in vivo. Il CBD ha guadagnato l’attenzione come potenziale mezzo terapeutico per la gestione dei disordini neurodegenerativi, quali il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson, in quanto è in grado, in vitro, di inibire l’aggregazione della proteina e ostacolare i radicali liberi e la neuroinfiammazione. Allo stesso tempo, il CBD ha mostrato risultati clinici positivi in altri disturbi neurologici, come l’epilessia, la depressione, la schizofrenia e l’ansia.
In conclusione, le ricerche sono ancora agli albori, ma i risultati degli studi preclinici e clinici fanno ben sperare. Il CBD potrebbe configurarsi come una reale opzione nella prevenzione nelle patologie neurodegenerative.
Bibliografia
- Jha SK, et al Cannabidiol and neurodegeneration: From molecular mechanisms to clinical benefits. Ageing Res Rev. 2024 Sep;100:102386.
Dr Francesco Perugini Billi©copyright